LUNI SUL MIGNONE


Partenza: Civitella Cesi (VT)
Mèta: Luni sul Mignone
  Scavi Etruschi
Dislivello:  
Tempi:  
Durata: 5h0' Difficoltà: Media

La lunghezza dell'itinerario è di circa 8 km

Vi si arriva percorrendo la Strada Provinciale Monteromanese fino alla Stazione di Civitella Cesi e, dopo quest'ultima, girando a sinistra sulla Strada Dogana che si abbandona all'altezza del Fontanile di Valle Vergine, prendendo, a destra, la Strada delle Pozze. Da questo punto si segue la strada che corre parallela alla vecchia ferrovia, fino a Ponton Serignano, dove è opportuno lasciare la macchina e proseguire a piedi.

Prendendo la sterrata a destra, dopo circa 20 metri, si incontra un cancello di legno che immette in un pascolo. Dopo averlo superato e richiuso si prosegue un sentiero in lieve discesa che attraversa un bosco ceduo.
Dopo circa 30 minuti incontriamo un bivio, all'altezza del quale prendiamo il sentiero in discesa, sulla sinistra, che poco dopo arriva a un'ampia curva dal quale si vede in lontananza il pianoro di Luni e il Fiume Mignone. Continuando sempre dritti si giunge a una deviazione che, proseguendo in discesa sulla sinistra, conduce a uno spiazzo erboso dal quale si vede il ponte della vecchia linea ferroviaria Civitavecchia-Capranica-Orte che attraversa il Mignone.
L'itinerario prosegue dritto sul medesimo sentiero, tenendo il ponte sulla sinistra e scendendo verso il fiume, passando attraverso un boschetto. Infine si esce dal bosco per arrivare in un ampio spazio aperto, dal quale si domina la Valle del Mignone.
Scendendo verso il fiume il sentiero porta a una valle disseminata di margherite e asfodeli e prosegue lungo la valle lasciando il fiume Mignone sulla destra. Nelle pareti al di là del fiume incominciano ad essere visibili le prime "tombe a costruzione" del sito archeologico di Luni.
Camminando lungo la valle si ha una buona visuale che permette di avvistare esemplari di Poiana e di Nibbio Bruno. Si prosegue andando dritti lungo questa sponda del fiume e superando alcuni cancelli di legno. Dopo poche centinaia di metri si arriva al fiume e si prosegue lungo il sentiero fino ad arrivare alla confluenza del Mignone con il Vasca, che si trova proprio sotto il pianoro di Luni.
Per raggiungere il famoso sito archeologico si deve guadare il fiume poco più a valle del punto di confluenza, cosa semplicissima durante l'estate ma che può presentare qualche problema quando i fiumi sono in piena, un problema che si può ovviare utilizzando il ponte di ferro della ferrovia. Una volta raggiunta l'altra riva si prosegue lungo il sentiero che costeggia il corso del Vasca.
Dopo circa 300 metri si oltrepassa una sorgente di acqua potabile e si arriva a un recinto di legno. Poche decine di metri dopo inizia un sentiero in salita che porta sul pianoro di Luni.
Alla fine della salita si oltrepassa un cancello e prende la strada sterrata verso sinistro. Si raggiunge dapprima un pianoro coltivato e poi, da questo sulla sinistra, si entra in un bosco misto seguendo un sentiero ben evidente che poco dopo si incunea in uno stretto corridoio scavato nel tufo. E' un passaggio molto suggestivo che rende tangibile la presenza delle antiche popolazioni. La tagliata, probabilmente di origine etrusca, finisce con un cancello di legno, che una volta scavalcato immette in una radura di rovi.
Alla fine della radura si incontra un sentiero in salita che, dopo aver attraversato un ingresso scavato nel tufo, conduce alla sommità dell'altopiano e ai numerosi resti archeologici che lo caratterizzano. Qui, dall'estremità ovest del pianoro si ha una spettacolare veduta delle gole del Mignone e del ponte della vecchia ferrovia. E' un ottimo punto per osservare i voli del Biancone, del Nibbio Bruno, della Poiana e del Falco Pecchiaiolo. Dal punto panoramico si scende poi per un sentiero sul fianco della roccia: non è un passaggio molto agevole, ma i punti più difficili sono muniti di scalette e aiuti. Da qui si giunge alla strada di cemento che ha sostituito la ferrovia e infine al ponte.
Superato il ponte si prosegue per altri 100 metri sulla massicciata e, prima della galleria, si prende la strada sterrata in salita che si trova alla nostra sinistra. Al bivio che si incontra dopo circa 20 metri si prosegue sulla destra e si percorre l'intero sentiero fino a ritornare al punto di partenza presso il Casalone.