e subito dopo sulle
Isole Pontine (
Palmarola,
Ponza e
Zannone a destra,
Ventotene e
Santo Stefano più in lontananza a sinistra). Le isole sono così vicine che si distingue chiaramente l’isolotto di
Gavi a sinistra dell’isola di Ponza.
Continuando a salire, il sentiero si snoda attraverso una fitta macchia mediterranea (tra cui moltissime piante di Corbezzolo, con i caratteristici frutti rossi e granulosi).
In breve si arriva alla cosiddetta
anticima, un’altura da cui il sentiero prima ridiscende passando sui bordi del crinale roccioso (spettacolare il panorama sul mare alla vostra destra), poi risale verso la cima, dopo un piccolo salto di roccia, con un ultimo tratto quasi completamente scoperto.
Dalla cima si gode la vista migliore, oltre che della pianura Pontina e delle isole Pontine, anche della stessa anticima con a destra i laghi costieri. Sull’altro versante, si può ammirare, a perdita d’occhio, tutta la costa a sud del Circeo.
Ridiscendendo di qualche metro dalla cima nella direzione opposta a quella del mare, troviamo subito delle mura antiche e un pozzo, ma attorno a tutta la cima vi sono segni più o meno evidenti di antiche costruzioni e fortificazioni.
Per scendere è conveniente seguire per un breve tratto il sentiero fatto all’andata per poi deviare quasi subito a destra seguendo un altro sentiero più breve e un po’ più ripido che si addentra nel bosco. Fate attenzione: la deviazione a destra è in corrispondenza di una roccia con sopra una freccia. Anche questo sentiero di discesa è indicato fino a valle con i classici segni bianchi e rossi. Il sentiero termina in fondo alla stessa strada che nel percorso dell’andata avevate lasciato quasi subito per inoltrarvi nel bosco.