Monte Tolfaccia rappresenta una delle cime più alte e caratteristiche dei Monti della Tolfa, sia dal punto di visto naturalistico che da quello archeologico.
Dalla cima si ha una stupenda visione panoramica della parte sud-occidentale dei monti che si estende fino alla costa tirrenica di S.Severa e di S.Marinella. L'itinerario inizia alle pendici di Monte Tolfaccia, lungo un sentiero segnato, nei pressi della strada asfaltata che conduce alla Fontanaccia.
Durante il percorso si attraversa il boschetto in cui si trovano i resti dell'antico abitato di Tolfa Nuova e giunti sulla sommità si possono vedere altri resti dell'abitato quali la Rocca, un forno del 1300, la cisterna dell'acqua e la chiesa. Qui l'aspetto faunistico è di notevole importanza, grazie alla presenza del Nibbio Reale, della Poiana e del Gheppio, facilmente osservabili durante tutto l'anno, del Nibbio Bruno, del Falco Pecchiaiolo e del Biancone, nidificanti in estate, oltre che del Falco della Regina che passa durante le migrazioni primaverili.

Tutta la zona di Monte Tolfaccia è stata soggetto di numerose scoperte archeologiche che hanno portato al rinvenimento di reperti protostorici, etruschi, romani e medioevali attualmente custoditi all'interno dei Musei Civici di Allumiere e Tolfa. Dalla vetta di Monte Tolfaccia si torna indietro lungo lo stesso percorso e, una volta giunti al punto di partenza, ci si sposta poco più a sud verso i resti della Villa Romana conosciuta con il termine "La Fontanaccia", dal nome della località in cui è situata. Si tratta di una villa residenziale piuttosto grande, costituita da quattro terrazzamenti, tre dei quali sono stati messi in luce completamente. Anche in questa zona sono stati rinvenuti i segni di una presenza medioevale.