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CALCATA (VT)

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Come arrivare
IN AUTO:
- da Roma G.R.A.: uscita 5 S.S.2bis Cassia V.(Veientana), superare la seconda uscita per Campagnano, dopo 200m. imboccare  quella per Mazzano Romano e seguire le indicazioni per Calcata.
- Oppure Via Flaminia in direzione Civita Castellana fino a Rignano Flaminio, poi seguire le indicazioni per Faleria - Calcata.
- Da Viterbo, seguire la S.S. 2 Cassia o la più panoramica Cassia Cimina in direzione Roma, superare Monterosi, uscire a Mazzano Romano - Trevignano e seguire le indicazioni per Calcata.
- A1 uscita Magliano Sabina, appena fuori dell'uscita S.S. 3 Flaminia in direzione Roma, seguire poi le indicazioni per Faleria-   Calcata.
- da est o da sud: autostrada fino al G.R.A. poi vedi sopra. Volendo evitare il G.R.A.: "bretella" verso A1 direzione Firenze, poi uscita  Magliano Sabina.
IN PULLMAN:
- Da Roma: le partenze si effettuano dai capolinea CO.TRA.L di Saxa Rubra e di Via Lepanto

info
- Comune


Calcata è un piccolo comune che, sebbene a soli 40 Km a nord di Roma, è riuscito a conservare intatti i suoi patrimoni storico e naturale.

La realtà culturale si è invece ulteriormente arricchita quando, dalla fine degli anni '70, agli originari abitanti del Centro Storico sono subentrati gli attuali.
Provenendo da tutta l'Italia e da tutto il mondo, attratti dalla natura e dai saperi dei vecchi abitanti, che con quella natura erano vissuti in equilibrio fino a pochi anni prima, i nuovi hanno dato vita, nel Centro Storico e fuori, a decine di iniziative contribuendo così a dare nuovo impulso al paese.

Le tracce di presenza umana nel territorio di Calcata, risalgono ai tempi preistorici. Le testimonianze più importanti sono del periodo preistorico: nella vicina altura di Narce infatti, sono state rinvenute numerose strutture e reperti relativi alle fasi più antiche della civiltà etrusco-falisca;alla fine del VIII-VII a.C. appaiono più nette le caratteristiche peculiari, della cultura falisca, sino ad allora permeata quasi esclusivamente di elementi etruschi. L’abitato di Narce, arroccato su di un alta rupe tufacea, segue le sorti del mondo falisco ed etrusco, subendo la conquista romana sin dalla metà del IV secolo a.C.. A questo periodo della storia si attribuisce l’ultima fase di un santuario extraurbano rinvenuto in località Le Rote- Monte Li Santi, proprio ai piedi di Calcata Vecchia: al suo interno gli scavi archeologici hanno permesso il rinvenimento di numerosi ex voto di terracotta raffiguranti anche elementi anatomici. Attorno a Narce si estendono diversi nuclei di necropoli le cui tombe hanno restituito una grande quantità di reperti, oggi custoditi all’interno del Museo Nazionale dell’Agro Falisco di Civita Castellana.

In età romana la fertilità dei territori promette l’insediamento di numerose ville rustiche. Il nome di Calcata di cui è arduo stabilire l’etimologia, appare per la prima volta in un documento alla fine dell’VIII secolo, sotto il pontificato di Adriano I (772-795). Con il possesso dei territori da parte della nobile famiglia degli Anguillara, a Calcata viene eretto un castello (fine XIII secolo) e la cinta muraria. Il borgo medievale inizia ad essere abbandonato da prima dell’ultima guerra per i crolli frequenti della rupe tufacea: si pongono le basi per un nuovo insediamento, posto sull’adiacente altipiano, dove si trasferiscono in massa i Calcatesi a partire dagli anni ’60.Il caratteristico borgo, anziché spopolarsi, inizia una fase di nuova vita, complice il boom economico e la fuga dalle città, con la conseguente ricerca di un luogo tranquillo ove vivere. Le case di tufo rosso di Calcata vecchia si popolano di artisti, intellettuali e personaggi "alternativi"che portano una nuova luce al paesino. Non tutti Calcatesi però abbandonano il borgo,oggi meta privilegiata dei romani per gite domenicali.