Come arrivare
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Canale Monterano
- da Roma Sud-Ovest Aurelia o Autostrada per Civitavecchia
Cerveteri Bracciano Manziana Canale Monterano
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Monterano
- da Civitavecchia Allumiere Tolfa Canale Monterano (oppure S.Marinella
S.Severa Furbara Sasso Manziana Canale Monterano)
info
- Comune
Sosta Camper:
- Maneggio da Caino, vicino alla Riserva Naturale di Monterano, SP Braccianese-Claudia Km 34;. servizi, barbecue
Il territorio di Monterano
rappresenta una delle zone più interessanti del Lazio, è ricco
di memorie storiche e da qualche anno fa parte delle Aree Protette Regionali.
Monterano è stato abitato per un periodo molto lungo sin dall'età
del bronzo. Questa città ebbe due momenti di grande rilevanza storica:
in epoca etrusca, durante la quale ebbe un grande sviluppo economico e culturale,
e in epoca altomediovale, durante la quale fu sede episcopale di una diocesi
piuttosto vasta che si estendeva dal lago di Bracciano ai monti della Tolfa.
Intorno alla seconda metà del '600 la famiglia Altieri diventa proprietaria
del feudo e diede l'incarico a Gian Lorenzo Bernini di migliorare l'aspetto
urbanistico della città. L'architetto progettò la chiesa e il
convento di San Bonaventura e la facciata del palazzo ducale con la splendida
e mirabile fontana del Leone. Quest' ultimo è diventato il simbolo
della storia e delle tradizioni del Comune di Canale Monterano.
Oggi sia la fontana che il Leone del Bernini possono essere ammirate rispettivamente
nella piazza del Comune e all'interno dell'edificio comunale di canale Monterano.
Circa un secolo dopo, alcune truppe francesi che occupavano lo stato pontificio
assalirono Monterano, già spopolato a causa dell'insalubre aria, causando
l'abbandono da parte degli ultimi abitanti che si trasferirono nel nucleo
abitato di Canale e Montevirginio.
Monterano, una delle città morte più belle del Lazio, si differenzia
grazie ai resti scenografici di un castello, di una chiesa e di uno straordinario
acquedotto romano ad arcate e soprattutto grazie al territorio incontaminato
di grande fascino e rarità ambientale all'interno del quale è inserita.
Un'altra particolare caratteristica di questo territorio è data dal
fatto che è inciso profondamente da corsi d'acqua, il più cospicuo
è il torrente del fiume Mignone che nasce dai Monti Sabatini e sfocia
nel mare di Tarquinia, con un percorso di circa 62 km. Nel tratto della Riserva
Naturale Regionale Monterano, le sue acque ospitano ricche specie di invertebrati
e un'importante flora che consente di vivere all'ecosistema circostante.
Le sponde del fiume sono bordate da stupendi boschi formati da salici, pioppi
e ontani.
Gli animali che troviamo qui sono il Martin Pescatore, la biscia d'acqua,
anfibi, la testuggine di palude.
Canale fu fondato alla fine del'500 non solo da coloni toscani e umbri che
erano stati chiamati, dai proprietari terrieri per disboscare la selva e recuperare
nuove terre ma anche dagli stessi abitanti di Monterano i quali volevano stabilirsi
in un luogo meno isolato e più salubre da quello in cui si trovavano.
Le prime abitazioni di Canale erano costituite da capanne molto simili a quelle
che venivano usate in campagna per uso agricolo. Solo quando la popolazione
si fece più numerosa furono costruiti i primi edifici in muratura.
Il disboscamento delle falde del monte fece sì che si formasse un canale
che andava da Nord a Sud e lungo il quale sorse il principale nucleo di abitati.
Quel "canale" corrisponde al nostro attuale Corso della Repubblica.
Di seguito sorsero lungo questo corso anche i principali esercizi commerciali,
le prime abitazioni, le botteghe artigiane e la prima "piccola chiesa",
oggi chiamata "Oratorio". La principale parrocchia, che rappresenta
uno degli edifici più importanti, oggi è dedicata a "Santa
Maria Assunta in Cielo".
Dopo l'annessione allo Stato Italiano assunse il nome di Canale Monterano
grazie alla sua forma originaria ed alla presenza degli abitanti di Monterano.
MONTEVIRGINIO
Il monte in origine era chiamato Monte Sassano ma poi in onore di Virginio
Orsini, fondatore del convento, prese il nome di Montevirginio. Proprio Virginio
Orsini, cardinale e frate figlio del Duca di Bracciano, nel '600 fece costruire
l'Eremo, rinunciò ai suoi beni e impose al fratello di donare una notevole
somma di denaro ai Carmelitani Scalzi per iniziare la costruzione del Convento
che andò dal 1651 al 1668.
Il convento aveva una pianta a forma rettangolare, su due piani e dei sotterranei
dove c'erano le cantine, il forno, la falegnameria, i laboratori. Questa costruzione
divenne oltre che un'importante centro religioso anche un'azienda che dava
lavoro a tanti braccianti del posto. Aveva terreni, orti, vigne, frutteti,
stalle e boschi che fornivano legna. Furono attivati anche due impianti industriali:
la cava di pietra e la fornace dei laterizi.
I contadini che occupavano Monte Sassano, viste demolite le proprie case per
fare posto alla costruzione del convento, iniziarono a costruire nuove case
a Nord del Monte, dando vita ad un nuovo centro abitato chiamato Montevirginio.
Il nuovo centro abitato era concentrato su una piazza abbastanza ampia e comoda,
anche qui la sistemazione urbanistica fu sviluppata dagli Altieri.