COME ARRIVARE
- A24 uscita Vicovaro -Mandela,
si prende la Tiburtina per Arsoli, dove si devia in direzione Subiaco.
info
- Comune
Cervara di Roma, pittoresca
località a circa 70 chilometri dalla Capitale, compresa nel Parco Naturale
Regionale dei Monti Simbruini, ricca di bellezze naturali e di tesori d'arte,
come ogni comunità tende a riconoscersi, specie nelle persone di una
certa età, nella propria storia, nelle proprie tradizioni, nella semplice
quotidianità paesana e nel comune ricordo di fatti e personaggi.
Fortemente amata dai paesani che per motivi di lavoro erano emigrati in pianura
(soprattutto a Roma), scoperta dai forestieri, Cervara, impreziosita da pregevoli
sculture, chiamata la Montagna d'Europa per la pace nel mondo, mostra una
vivace attività, soprattutto nella bella stagione, attraverso iniziative
culturali, sociali
e il ripristino di antiche usanze e festività molto sentite dai Cervaroli
e dai turisti di Campaegli.
Le solenni processioni
del Venerdì Santo, del Corpus Domini, dei Santi Protettori Elisabetta
e Felice, della Inchinata, con le immagini dei Santi portate a spalla, accompagnate
dalle note di bande musicali, creano significativi ed importanti momenti di
unione nella comune fede religiosa, seguiti da meravigliose ed indimenticabili
giornate di festa che richiamano una massiccia partecipazione di turisti e
di paesani giovani ed anziani. L'avvenimento più atteso e più
caratteristico è il ballo della Mammoccia, pupazzo di cartapesta in
costume tipico cervarolo che, con l'accompagnamento della locale banda della
Diana, alla mezzanotte del 16 Agosto chiude, con un grande falò, i
festeggiamenti del Ferragosto .
Le tradizioni contadine e le sagre paesane ci consentono un piacevole ritorno
al passato, alle origini, al "come eravamo" ed al "cosa facevamo",
con la rievocazione degli antichi mestieri e la riproposizione di piatti tipici
e di ricette ormai quasi dimenticate, come le pezzarelle, le sagne, ju recalicu,
pizza e erbe, carni alla cif e ciaf, carufulatu ecc.
Molto importante è il recupero del costume delle donne cervarole, che
rischia di estinguersi, infatti, ormai non c'è più la consuetudine
di indossarlo e attualmente esistono soltanto due o tre costumi originali,
che possono servire da modelli per auspicabili riproduzioni da indossare da
parte delle giovani donne nelle feste più caratteristiche, arricchendo
i cortei e le sfilate.
Cervara, infatti, da vari anni sta cercando di rivalutare le manifestazioni
tradizionali, di riscoprire luoghi e attività caduti in disuso e di
valorizzare il proprio patrimonio culturale attraverso la realizzazione del
museo dedicato a I nuovi primitivi e di quello degli Ex voto, per ritrovare
le proprie radici e la propria identità. In quest'opera di recupero
dei patrimonio culturale è necessario che il Comune continui a promuovere
iniziative con la fondamentale collaborazione delle Associazioni locali (Pro
loco e Confraternite), della Parrocchia Maria SS.ma della Visitazione, del
Centro Anziani e dei Cervaroli tutti, paesani e non, che hanno a cuore il
passato e il futuro del loro paese.